At the end of November 2023, EUIPO and DG TAXUD published their annual report setting out the results achieved in the EU enforcement of IP rights. The report (available here) includes crucial information on the EU border and EU internal market detention of goods during 2022.
In relation to detentions at EU borders, data were reported by the customs authorities of the Member States via the COPIS system, i.e., the anti-counterfeit and anti-piracy information system, while the enforcement authorities of 24 Member States collected data on the detentions within the internal market through the IP Enforcement Portal (IPEP).
Detentions at the EU borders
Compared to 2021 the number of border detentions decreased by approximately 15%, as did the number of products detained (approximately 40% less). On the other hand, the estimated value of the detained goods increased by almost Euro 100 million (from Euro 847 million in 2021 to Euro 943 million in 2022).
With regard to the categories of the detained products, the highest number of goods detained were cheaper products. These categories included packaging material, toys, clothing, labels, tags and stickers.
Procedures instigated as a result of detentions, on the other hand, related mainly to more common consumer products, such as clothing and footwear, and luxury goods, such as bags, wallets, jewellery and watches. In 2022, however, the number of procedures decreased by approximately 21% compared to 2021. There were in fact approximately 125,000 procedures in 2021 while only 99,000 in 2022.
As regards the countries of origin of the detained products, China was at the top of the list followed by Turkey and Hong Kong. The categories of goods most detained and coming from these countries were packaging material, clothing and mobile phone accessories.
Finally, the ratio of reported detentions of counterfeit goods to the total number of equivalent imported goods that crossed the EU borders is significant: in 2022, approximately Euro 0.44 of counterfeit products were detained per Euro 1,000 of equivalent imported goods.
Detentions in the EU internal market
Contrary to the detentions at the EU borders, the total number of goods detained within the EU internal market increased by approximately 14 million compared to 2021. The figures were 67 million in 2022, and 53 million in the 2021. On the other hand, the value of detained goods decreased by Euro 27 million, i.e. 2% less than the previous year.
The main categories of detained goods were games, cigarettes, packaging material, toys and, lastly, recorded CDs/DVDs.
The top six Member States accounted for almost 97% of the total detentions within the internal market. Among these, Italy ranks first with more than half of the detentions made in 2022 (almost 63% of the total number of detained articles, corresponding to 55% of the total estimated value of the detained goods).
Conclusions
Finally, the report shows the aggregated data on detentions (at EU borders and within the EU internal market). More precisely, in 2022, approximately 86 million fake articles were detained and thus did not enter the EU market (2% less than in 2021), corresponding to a total estimated value of approximately Euro 2 billion (a 3% increase over the previous year).
Trademarks were the main IP rights infringed (EU, national and/or international), while the five most detained categories of goods were games, packaging material, toys, cigarettes and recorded CDs/DVDs.
With almost 50% of the total detained products (both at the EU borders and in the EU internal market), equal to over 33% of the total value, Italy recorded the highest individual share in terms of volume, thus maintaining its leading position as the most active country in Europe taking action to fight counterfeiting in the European Union. It is clear is that the current customs monitoring and detention tools for the protection of IP rights, in the European and Italian markets, serve a useful and effective purpose.
VERSIONE ITALIANA
I sequestri di merci contraffatte in Unione Europea: il bilancio del 2022
A fine novembre, l’EUIPO e la DG Fiscalità e Unione Doganale hanno pubblicato il report annuale relativo ai risultati ottenuti nella tutela dei diritti IP da parte dell’Unione Europea. La relazione (disponibile qui) riporta le principali informazioni relative ai sequestri di merci effettuati alle frontiere e nel mercato interno nel corso del 2022.
I dati sono stati segnalati, per quanto riguarda i sequestri alle frontiere, dalle autorità competenti degli Stati Membri mediante il sistema di informazione anticontraffazione e antipirateria COPIS e, in relazione ai sequestri nel mercato interno, dalle autorità di contrasto di 24 dei 27 Stati membri mediante l’IP Enforcement Portal (IPEP).
Sequestri effettuati alle frontiere
Il numero dei sequestri è diminuito di circa il 15% rispetto al 2021, così come si è ridotto il numero di articoli oggetto di sequestro (circa il 40% in meno). È, invece, aumentato il valore delle merci sottoposte a sequestro: si è infatti registrato un incremento di quasi 100 milioni di Euro (si è passati da 847 milioni nel 2021 a 943 milioni nel 2022).
Per quanto riguarda la tipologia di prodotti oggetto dei sequestri, anche per il 2022 i prodotti più economici sono stati tra i più sequestrati. Tra questi ritroviamo materiale da imballaggio, giocattoli, abbigliamento, altre bevande, etichette, cartellini e adesivi.
I procedimenti giudiziari instaurati a seguito dei sequestri, invece, hanno riguardato principalmente prodotti di consumo comuni, come abbigliamento e calzature, e prodotti di lusso, come borse, portafogli, gioielli e orologi. Il numero di procedimenti avviati nel 2022 è, tuttavia, diminuito di circa il 21% rispetto all’anno precedente: si è passati infatti da circa 125.000 procedimenti instaurati nel 2021 a 99.000 nel 2022.
Per quanto riguarda i paesi di provenienza degli articoli sequestrati, i principali importatori di merci che violano diritti IP sono stati Cina, Turchia e Hong Kong. Le categorie di merci più soggette a sequestro provenienti da questi paesi sono risultate essere, rispettivamente, materiale da imballaggio, abbigliamento e accessori per telefoni cellulari.
Infine, significativo è il dato relativo al rapporto tra i sequestri di prodotti contraffatti segnalati e il numero complessivo di merci equivalenti importate che hanno attraversato le frontiere dell’UE: nel 2022 sono stati sequestrati circa 0,44 Euro di merci contraffatte per ogni 1000 Euro di merci equivalenti importate.
Sequestri nel mercato interno dell’Unione Europea
Contrariamente a quanto avvenuto per i sequestri effettuati alle frontiere, il numero complessivo di merci sequestrate nel mercato interno dell’UE è aumentato di circa 14 milioni rispetto al 2021 (67 milioni nel 2022 contro 53 milioni nell’anno precedente), mentre il valore delle merci sequestrate è diminuito (meno 27 milioni di Euro, ovvero il 2% in meno rispetto al 2021).
Le principali categorie di prodotti oggetto di sequestro sono state sigarette, materiale da imballaggio, giocattoli e, infine, CD/DVD registrati.
Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo hanno rappresentato quasi il 97% del totale dei sequestri effettuati nel mercato interno. Tra questi, il primo posto spetta all’Italia, responsabile di oltre la metà dei sequestri effettuati nel 2022 (quasi il 63% del numero complessivo di articoli sequestrati, pari al 55% del valore totale stimato delle merci oggetto di sequestro).
Conclusioni
Il report riporta infine i dati aggregati (sequestri alle frontiere e nel mercato interno dell’UE).
In particolare, nel 2022, sono stati sequestrati e quindi non immessi in commercio nell’UE circa 86 milioni di articoli falsi (il 2% in meno rispetto al 2021), per un valore complessivo di circa 2 miliardi di Euro (il 3% in più rispetto all’anno precedente).
I principali diritti IP violati sono stati i marchi (dell’Unione Europea, nazionali e/o internazionali), mentre le cinque categorie di prodotti più sequestrate sono state i giochi, il materiale da imballaggio, i giocattoli, le sigarette e i CD/DVD registrati.
Nota di merito per l’Italia che, con quasi il 50% del totale dei prodotti sequestrati (sia alle frontiere che nel mercato interno), pari al 33% del valore totale, si è aggiudicata la quota individuale più elevata a livello di volume, mantenendo così il primato nell’Unione Europea. Si conferma così l’utilità e l’efficacia degli strumenti di monitoraggio doganale e sequestro ai fini della protezione dei diritti IP, nel mercato europeo e in quello nazionale italiano.