Deposito telematico per domande di brevetto - image.jpg

A partire dallo scorso 2 febbraio 2015 è possibile trasmettere in via telematica all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi le nuove domande di brevetto, marchio e disegno industriale.

In particolare, il nuovo sistema prevede la possibilità per chiunque (privati, rappresentanti di aziende e mandatari) di depositare domande di brevetto, marchio, disegno industriale, istanze connesse a dette domande e richieste di rinnovo dei marchi, nonché traduzioni di brevetti europei, attraverso una apposita sezione del sito dell’UIBM. Per accedere al servizio è necessario disporre sia di una firma digitale che di una casella di posta elettronica certificata, e registrarsi seguendo le istruzioni presenti sul portale.

Anche il pagamento delle tasse relative alla registrazione, deposito e rinnovo del titolo è stato reso più semplice: gli importi verranno calcolati automaticamente durante la procedura di deposito e potranno essere versati direttamente tramite modello F24 (eseguibile anche mediante sistemi di home banking), in sostituzione del tradizionale sistema di pagamento tramite bollettino postale. Inoltre, il sistema promette un aggiornamento in tempo reale delle banche dati sui titoli di proprietà industriale.

Resta in ogni caso immutata la possibilità di effettuare il tradizionale deposito cartaceo presso l’UIBM o una qualsiasi Camera di Commercio.

Il nuovo sistema rappresenta indubbiamente un passo in avanti in termini di semplificazione della procedura per il richiedente, e – c’è da sperare – in termini di maggiore efficienza amministrativa per l’Ufficio nella gestione dell’alto numero di domande da processare.

Lo snellimento dell’iter burocratico per il deposito delle domande relative a titoli di proprietà industriale non deve però trarre in inganno chi voglia proteggere un’idea o un marchio per la propria attività di impresa, suggerendo l’idea di un deposito “self service”.

Le dichiarazioni del depositante contenute o allegate alla domanda all’atto del deposito definiscono l’ambito di protezione conferito dal titolo, una volta concesso. Il deposito di una domanda di concessione di un titolo IP (sia esso un brevetto, un marchio o un modello registrato) richiede quindi professionalità e competenze specifiche per individuare i punti di forza dell’invenzione o del segno da proteggere, nonché gli eventuali punti critici che, in caso di errore o di formulazione ambigua, potrebbero portare a conseguenze negative rilevanti in sede di opposizione o di successivo contenzioso.

Le positive innovazioni apportate alla procedura di presentazione delle domande di brevetto, marchio e disegno industriale devono quindi essere viste non tanto come incentivo alla registrazione e deposito “fai da te”, da parte di privati o aziende, di nuovi titoli di proprietà industriale da parte del privato o dell’azienda senza il supporto di competenze e professionalità specifiche, bensì esclusivamente in un’ottica di maggiore efficienza amministrativa dell’UIBM.