L’Ufficio Europeo dei Brevetti (European Patent Office – EPO) ha pubblicato il Patent Index 2023, che fornisce una panoramica delle attività di deposito nell’Unione Europea nell’anno appena trascorso.

Il primo dato che si ricava è che i depositi di brevetti presso l’EPO nel 2023 sono aumentati del 2,9% rispetto all’anno precedente e ciò principalmente a causa dell’innovazione nei settori della trasformazione digitale ed ecologica.

In questo scenario, l’Italia emerge come uno dei Paesi europei in cui il deposito brevettuale è cresciuto maggiormente con 5.053 domande depositate e un incremento del 3,8% rispetto alle 4.867 domande di brevetto depositate nel 2022. Si tratta di una crescita superiore alla media europea (+1,4%) e che, se si considerano i Paesi con più di 5.000 domande depositate, è inferiore solo a quella della Gran Bretagna (+4,2%). Se si considerano, poi, i Paesi con almeno 1000 domande depositate, le crescite più consistenti sono state quelle di Finlandia (+9,2%) e Spagna (+6,9%).

La crescita dell’Italia dura ormai da diversi anni: infatti, le domande di brevetto sono cresciute del 38% rispetto a 10 anni fa (erano 3.704 le domande depositate nel 2013) e del 15% rispetto a 5 anni fa (erano 4.399 le domande depositate nel 2018).

Con questi numeri l’Italia si attesta all’undicesimo posto tra tutti i Paesi che presentano domande di brevetto all’EPO e al quinto posto tra i Paesi dell’Unione Europea, dietro Germania (24.966 domande), Francia (10.814 domande), Paesi Bassi (7.033 domande) e Svezia (5.139 domande). L’Italia, invece, è tra i primi Paesi come percentuale di adesione al nuovo sistema di brevetto europeo con effetto unitario (in vigore dal 1° giugno 2023) che consente di godere di una protezione in 17 Stati Membri dell’Unione Europea. In particolare, con 1.212 domande di brevetto europeo con effetto unitario presentate, l’Italia è al quarto posto tra i Paesi europei dietro a Germania (4.295 domande), Francia (1.585 domande) e Svizzera (1.254 domande), ma, considerando il numero complessivo di domande presentate, ha una percentuale di adesione al nuovo sistema unitario di poco inferiore solo a quella della Svizzera. I relativi dati sono disponibili online qui.

Nonostante la crescita in questione, c’è però ancora molta strada da fare se si mette in relazione il numero delle domande di brevetto depositate con la popolazione. L’Italia, infatti, presenta circa 85 domande per milione di abitanti. Un tasso ancora molto basso in Europa: in questa speciale classifica (disponibile online qui), infatti, la Svizzera occupa il primo posto con circa 1085 domande per milione di abitanti, seguita da Svezia, Danimarca, Finlandia e Paesi Bassi con oltre 400 domande per milione di abitanti, dalla Germania con circa 300 domande e da Austria, Belgio e Irlanda con oltre 200 domande per milione di abitanti.

I principali settori in cui sono state presentate le domande di brevetto all’EPO nel 2023 sono stati i settori della comunicazione digitale (comprese le tecnologie relative alle reti mobili), della tecnologia medica, della tecnologia informatica e di macchinari elettrici, apparati ed energia. Quest’ultimo è anche il settore che ha registrato la maggiore crescita rispetto al 2022 (+12,2%), spinto dalle nuove tecnologie per l’energia pulita, tra cui le batterie (+28%), a testimonianza della crescente attenzione alla sostenibilità.

Questi settori hanno guidato il trend di crescita della brevettazione anche in Italia, dove il più alto numero di domande di brevetto si è registrato nei settori dell’Handling (che comprende anche le tecnologie di imballaggio), dei trasporti (in cui l’innovazione ha verosimilmente riguardato in via principale le nuove tecnologie per il trasporto elettrico) e delle tecnologie mediche.

Non a caso, le prime cinque aziende in Italia per numero di domande di brevetto depositate nel 2023 sono state Coesia S.p.A. (157 domande depositate), Ferrari S.p.A. (121 domande depositate), Iveco Group (48 domande depositate), Pirelli & C. S.p.A. (44 domande depositate) e Chiesi Farmaceutici S.p.A. (43 domande depositate). Tali dati sono messi a disposizione dall’EPO sul proprio sito internet (disponibile online qui), ove sono riportate le dieci aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto depositate all’EPO nel 2023.

L’Italia, dunque, prosegue il proprio percorso di crescita nella brevettazione attuato negli ultimi anni. Nonostante un tasso di brevettazione ancora molto basso in Europa in relazione al numero di abitanti, l’Italia ha comunque registrato il proprio record di domande di brevetto depositate all’EPO in un singolo anno e un tasso di crescita tra i più elevati in Europa e molto superiore alla media dei Paesi europei, rispetto ai quali l’Italia ha anche una più alta percentuale di adesione al sistema di brevetto europeo con effetto unitario.

Questa crescita della brevettazione è stata trainata, oltre che dai settori manifatturieri in cui l’Italia è tradizionalmente forte, anche dai settori relativi ai processi di digitalizzazione e transizione green che sono quelli maggiormente cresciuti in termini di innovazione anche a livello europeo e globale.