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Le tasche di un paio di jeans, che valorizzino le forme di chi li indossi, aumentandone il comfort e migliorandone l’estetica, possono essere oggetto di brevetto.

È quanto emerge dalla recente sentenza del Tribunale di Milano (n. 472/2016, pubblicata il 14 gennaio 2016), davanti al quale la nota casa di moda Max Mara aveva convenuto in giudizio le società Gruppo Germani S.r.l. e la sua controllante, il Passatempo S.p.a.

Max Mara è titolare di un brevetto avente ad oggetto tasche di pantaloni in grado di valorizzare e modellare i glutei della donna che li indossa. In particolare, la tasca rivendicata si compone di due elementi che, una volta cuciti insieme, assumono una forma tridimensionale. Ponendo le due porzioni di tessuto su un piano orizzontale, in modo tale che i bordi siano a contatto in almeno un punto, le parti opposte delle due porzioni di tessuto vanno a separarsi. Ponendo i due tagli di tessuto su un piano curvo, essi “si toccano” interamente, conferendo così alla tasca una dimensione tridimensionale e riducendo lo “schiacciamento” esteticamente sgradevole nella zona dei glutei.Continue Reading Brevetti e moda: il Tribunale di Milano sulle tasche tridimensionali dei jeans Max Mara

copyight.JPGNella recente sentenza 9917/12 (disponibile qui – pag. 47 e ss.) il Tribunale di Milano si esprime sulla incompatibilità dell’art. 239 c.p.i. con il diritto comunitario. Come è noto, la norma – introdotta nella sua prima versione nel 2001 – ha subito numerose modifiche fino ad arrivare alla versione attuale – introdotta il 15 febbraio

01_cornetto_enigma_cookie.jpgCon un’ordinanza del 7 agosto 2012 il Tribunale di Milano ha deciso un procedimento cautelare instaurato dalla società Optima S.r.l. nei confronti della filiale italiana di Unilever per pretesa contraffazione di marchio. La multinazionale dell’alimentare era in particolare stata accusata di aver violato i diritti esclusivi di Optima sul marchio figurativo “Cookies”, utilizzato

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…Segue, da un mio precedente post qui. E’ di sabato scorso la notizia dell’entrata in vigore di un nuovo testo dell’art. 239 CPI, che potrebbe sembrare rimettere tutto in discussione. In questo post avrei dovuto parlare nel dettaglio del caso Flos. Ma penso sia meglio parlare prima di questa novità. Lascio i dettagli sul caso