brexit-referendum-uk-1468255044bIX.jpgLarga parte degli addetti ai lavori si è interrogata sulle sorti del Tribunale Unificato dei Brevetti (Unified Patent Court – UPC) a seguito del referendum inglese. E’ evidentemente molto difficile dare risposte certe, ma si possono ipotizzare i diversi possibili scenari.

Partendo dagli aspetti meno aleatori, si può ormai sostenere quasi con certezza che ci sarà quantomeno uno slittamento dell’entrata in vigore dell’UPC rispetto alle previsioni pre-Brexit, che, come noto, collocavano tale entrata in vigore per l’inizio del 2017. Presupposto di queste previsioni era che il Regno Unito ratificasse l’Accordo UPC entro la fine del 2016, il che sembra ormai più impossibile che improbabile.

Senza una tale ratifica, ove non si procedesse ad una revisione dell’Accordo, occorrerà attendere che il Regno Unito cessi di essere uno Stato Membro dell’Unione Europea (verosimilmente, non prima della fine del 2018, visto il termine di due anni previsto dall’ormai a tutti familiare art. 50 del Trattato di Lisbona). L’Accordo UPC infatti prevede – come condizione per la sua entrata in vigore – la ratifica da parte dei tre paesi membri dell’Unione Europea sul cui territorio più brevetti europei spiegavano i loro effetti nel 2012 (ossia Germania, Francia e, appunto, fino a che non cessi di essere un paese membro dell’Unione Europea, Regno Unito).Continue Reading Brexit e UPC: e ora?

Lo scorso 8 ottobre il Parlamento europeo ha approvato la Relazione sulla possibile estensione della protezione delle indicazioni geografiche dell’UE ai prodotti c.d. “non agricoli”.

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L’UE tutela ad oggi le indicazioni geografiche (IG), con riferimento però ai soli prodotti agricoli e alimentari, ai vini, ai vini liquorosi e alle bevande spiritose. Manca quindi una forma di protezione per i c.d. prodotti non agricoli, quali ad esempio i prodotti dell’artigianato locale.

Al termine della consultazione pubblica lanciata sul Libro Verde della Commissione europea, il Parlamento si è pertanto dichiarato favorevole alla concessione di una specifica forma di protezione per i prodotti non agricoli a livello di UE.

Continue Reading Verso una disciplina europea delle Indicazioni Geografiche per i prodotti non agricoli

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E’ stata pubblicata ieri la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel caso Apple (C- 421/13) relativo alla registrazione come marchio del format dell’Apple Store, e la Corte a detto che potrebbe in effetti trattarsi di marchio valido.

E’ noto agli addetti ai lavori che la protezione della tutela dei format commerciali – siano essi relativi a c.d. flagship stores di prodotti (tipicamente nel campo dell’abbigliamento, ma non solo) o a esercizi di ristorazione, bar o simili – non è questione di facile soluzione: fino a che punto può lo strumento del marchio servire a proteggere l’aspetto specifico, il format, del negozio o ristorante, oltre ovviamente all’insegna ed al marchio propriamente detto utilizzato all’interno dello stesso? Possono servire altre forme di tutela, quali ad esempio il design registrato o il diritto d’autore? Secondo la Corte di Giustizia, è chiaramente ipotizzabile una registrazione di marchio che riguardi “l’allestimento di uno spazio vendita”.Apple C-421-13-1.png

Continue Reading Tutela di marchio per il format dell’Apple Store

dop.jpgIn una decisione del 28 aprile scorso il Tribunale di Roma ha affrontato il mai facile tema del conflitto tra i marchi e le indicazioni geografiche, affermando in sostanza che un vero conflitto nemmeno potrebbe esistere, vista la necessità che il marchio abbia capacità distintiva e la connaturata funzione descrittiva, invece, delle indicazioni geografiche.bicchiere vino.jpg

Continue Reading Se è un marchio è un marchio, se è un’indicazione geografica, non può essere un marchio.

Copyright-_all_rights_reserved-art.lda.pngAlla tutela rafforzata del copyright offerta dal Regolamento dell’AGCOM, di cui si è detto qui, si aggiunge l’estensione della durata temporale della tutela dei diritti connessi al copyright dei produttori di fonogrammi, nonché degli artisti interpreti ed artisti esecutori, introdotta dal D. Lgs. 21 febbraio 2014 n. 22, in vigore dallo scorso 26 marzo (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 58, 11 marzo 2014).Continue Reading Produttori di fonogrammi, artisti interpreti ed esecutori: la tutela si estende

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È dalla Germania che arriva la richiesta alla Corte di Giustizia UE di pronunciarsi circa l’estensione “soggettiva” della c.d. “Bolar clause”, di cui all’art. 10, comma 6 della Direttiva 2001/83CE. In breve il nodo della questione è: l’esenzione prevista dalla “Bolar” si applica oppure no ai soggetti terzi che si limitino a fornire un principio attivo coperto da tutela brevettuale al produttore di un farmaco generico che intenda utilizzare l’API (Active Pharmaceutical Ingredients) fornito per fini di studio e sperimentazione, tesi ad ottenere un’autorizzazione di immissione in commercio (AIC)?Continue Reading Fin dove si estende la c.d. “bolar clause”?

Si pubblica qui di seguito una rassegna di materiale. Fateci ovviamente avere ogni altro documento riteniate utile al dibattito, lo inseriremo immediatamente.

TESTI LEGISLATIVI E CONVENZIONALI: 

  • Regolamento (UE) N. 1257/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2012 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria (disponibile qui)
  • Regolamento (UE) N. 1260/2012 del Consiglio del 17 dicembre 2012 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria con riferimento al regime di traduzione applicabile (disponibile qui)
  • Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, sottoscritto a Bruxelles, il 19 febbraio 2013 (disponibile qui)
  • Progetto di regole di procedura (XV bozza, 31.05.2013 – disponibile qui)

Continue Reading Brevetto con effetti unitari e tribunale unificato: una rassegna di materiale

mbc dop.jpgNelle ultime settimane la Mozzarella di Bufala Campana DOP ha seriamente rischiato l’estinzione per effetto di un cortocircuito legislativo cui si è riusciti a porre rimedio con un decreto del Ministro per le Politiche Agricole pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2013, giusto in tempo per scongiurare i ritardi che si sarebbero verificati a causa del passaggio di consegne tra il Ministro per le Politiche Agricole dimissionario e quello appena instauratosi con il governo Letta.

In buona sostanza, una norma adottata nell’intento di garantire specifiche esigenze di tutela dei consumatori e quindi, indirettamente, anche l’integrità della denominazione di origine protetta Mozzarella di Bufala Campana, si è trasformata in un vero e proprio boomerang che ha seriamente rischiato di affossare la quarta DOP per importanza in Italia.Continue Reading Il caso Mozzarella di Bufala

40642934.jpgE’ di pochi giorni fa la pubblicazione della Risoluzione del Consiglio in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2013-2017, con la quale il Consiglio, “consapevole del pregiudizio economico e alla reputazione causato dalle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per le imprese e gli autori dell’UE, nonché degli utili generati da tali attività illecite per la criminalità organizzata e  preoccupato per i rischi che le merci contraffatte possono costituire per la salute e la sicurezza dei consumatori, degli utenti finali e per l’ambiente, oltre alle conseguenze economiche e sociali”, ha approvato il piano d’azione doganale dell’UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2013-2017. In quest’ottica si pone anche il testo della “Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali”, approvato nel febbraio scorso dal Comitato dei Rappresentanti Permanenti e dalla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo (IMCO). Ci si attende che il nuovo regolamento, che sostituirebbe il regolamento (CE) n. 1383/2003, entri in vigore prima dell’estate, non appena terminato l’iter legislativo comunitario. Continue Reading Unione europea e dogane: tempi sempre più duri per i contraffattori ?